Due soli mesi dopo lo sfacelo dell'8 settembre 1943, il 1° Raggruppamento Motorizzato combatte coraggiosamente a Monte Lungo e successivamente occupò e difese l'alta vetta di Monte Marrone. Assunto il nome di Corpo Italiano di Liberazione (C.I.L.) conquistò Monte Cavallo e Monte Mare e, trasferito sull'Adriatico, risalì la penisola, combattendo con successo a Filottrano e in numerose altre località. Gli Alleati confermarono i loro ripetuti apprezzamenti col riarmare ed equipaggiare con materiale britannico sei Gruppi di Combattimento. Quattro di questi, insieme con tre Divisioni ausiliarie, parteciparono con successo alle operazioni del 1945, coronate il 21 aprile con la liberazione di Bologna. Quel giorno costituisce la data più importante dell'anno, poichè solo allora fu infranta la barriera invalicabile che aveva diviso per venti mesi l'Italia in due zone. Dopo la fine delle ostilità le forze armate italiane, superate molte difficoltà politiche ed economiche, sono state e sono in grado di partecipare degnamente alle missioni umanitarie disposte dall'O.N.U. Dapino, Utili, i comandanti dei Gruppi di Combattimento, hanno costituito con i loro magnifici soldati il primo nucleo di questa ripresa.