Laboratorio di Sociologia 2

Che cos’è un “Laboratorio” quando diventa materia di insegnamento? Se cerchiamo questa parola sul Devoto Oli, vediamo che ha più significati: un locale attrezzato per una attività specifica, un’aula scolastica con sussidi audio-visivi (es. per l’insegnamento delle lingue), ed infine, in senso estensivo, “un ambito di concreta verifica e di messa a punto per esperienze d’avanguardia”. In ogni caso, troviamo l’etimo nella parola latino laborare, lavorare. E allora, un laboratorio di Sociologia deve intendersi come un luogo dove gli studenti potranno verificare e sperimentare quanto già hanno appreso, potranno mettersi in gioco, dare spazio alla creatività, “fare insieme”. Le tecniche di insegnamento, quindi, dovranno mirare ad aiutare e a guidare gli studenti in questo percorso.
In particolare, nel corso di “Laboratorio di sociologia 2” (laurea specialistica in Metodi e tecniche della ricerca sociale), mi sono proposta di seguire un modello di insegnamento che possiamo chiamare “costruttivista”, cioè una integrazione tra insegnamento e apprendimento fondata sulla interazione e sulla “costruzione” insieme del percorso didattico-sperimentale.