Antichi e presenti assetti territoriali in pianura pontina
Strumenti GIS e fonti geostoriche per indagare le trasformazioni del paesaggio
€36.00
La pianura pontina oggi è un territorio artificiale completamente ridefinito nella sua organizzazione economica e sociale, ben diverso dall’aspetto originario in cui gli indiscussi protagonisti erano gli elementi naturali: le selve, le aree umide, i corsi d’acqua. Qual è stato in passato il vero volto del paesaggio e in che modo gli uomini si adattavano ad un ambiente
apparentemente così ostile? Quando è avvenuto il passaggio da “palude” ad “agro” e in che modo si sono manifestati i cambiamenti territoriali e socio-economici? L’indagine proposta, attraverso l’interpretazione di fonti geostoriche eterogenee integrate alle innumerevoli potenzialità dei Sistemi Informativi Geografici (GIS) e delle moderne geotecnologie, mira a fornire una lettura diacronica del territorio ed un’analisi multiscalare delle trasformazioni di un paesaggio estremamente interessante per approfondire il complesso e mutevole rapporto uomo-ambiente nel corso dei secoli.
In quest’ottica, l’utilizzo delle moderne tecnologie informatiche dell’indagine geografica abbinato ad un approccio storico-culturale della lettura del paesaggio fornisce notevoli valori aggiunti. In primis, permette ricostruzioni particolareggiate dei precedenti assetti territoriali utili a riscoprire aspetti culturali e identitari cancellati dall’intensa attività antropica. Allo stesso tempo, manifesta una chiara vocazione progettuale e applicativa volta a una pianificazione territoriale lungimirante, con uno sguardo critico al passato per una visione consapevole e orientata a scelte programmatiche future in grado di fornire nuove prospettive di sviluppo del paesaggio.
Diego Gallinelli è laureato in Geografia e Gestione e valorizzazione del territorio presso Sapienza Università di Roma e dal 2015 è Consigliere regionale – sezione Lazio dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG). Nel 2016 ha concluso il master di II livello in Digital Earth e smart governance: strategie e strumenti GIS per la gestione dei beni territoriali e culturali dell’Università degli Studi Roma Tre, dove ha conseguito nel 2020 il Dottorato in Storia, territorio e patrimonio culturale. Dal 2021 al 2023 ha ricoperto il ruolo di docente a contratto in Sapienza per gli insegnamenti di Geografia generale e Fondamenti di Geografia per il Dipartimento di Lettere e Culture Moderne ed è stato assegnista di ricerca presso il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA). Dal 2016 partecipa a diversi progetti di ricerca d’Ateneo in Sapienza come esperto nell’utilizzo dei Geographic Information System (GIS) applicati alla prevenzione dei rischi ambientali e allo studio delle trasformazioni territoriali.
Anno: 2024 | Pagine: 327 | Formato: 17×24 cm |
Peso: 458 g | Colore: Con illustrazioni | Copertina: Morbida |
ISBN cartaceo: 9788833657042 |
La pianura pontina oggi è un territorio artificiale completamente ridefinito nella sua organizzazione economica e sociale, ben diverso dall’aspetto originario in cui gli indiscussi protagonisti erano gli elementi naturali: le selve, le aree umide, i corsi d’acqua. Qual è stato in passato il vero volto del paesaggio e in che modo gli uomini si adattavano ad un ambiente
apparentemente così ostile? Quando è avvenuto il passaggio da “palude” ad “agro” e in che modo si sono manifestati i cambiamenti territoriali e socio-economici? L’indagine proposta, attraverso l’interpretazione di fonti geostoriche eterogenee integrate alle innumerevoli potenzialità dei Sistemi Informativi Geografici (GIS) e delle moderne geotecnologie, mira a fornire una lettura diacronica del territorio ed un’analisi multiscalare delle trasformazioni di un paesaggio estremamente interessante per approfondire il complesso e mutevole rapporto uomo-ambiente nel corso dei secoli.
In quest’ottica, l’utilizzo delle moderne tecnologie informatiche dell’indagine geografica abbinato ad un approccio storico-culturale della lettura del paesaggio fornisce notevoli valori aggiunti. In primis, permette ricostruzioni particolareggiate dei precedenti assetti territoriali utili a riscoprire aspetti culturali e identitari cancellati dall’intensa attività antropica. Allo stesso tempo, manifesta una chiara vocazione progettuale e applicativa volta a una pianificazione territoriale lungimirante, con uno sguardo critico al passato per una visione consapevole e orientata a scelte programmatiche future in grado di fornire nuove prospettive di sviluppo del paesaggio.
Diego Gallinelli è laureato in Geografia e Gestione e valorizzazione del territorio presso Sapienza Università di Roma e dal 2015 è Consigliere regionale – sezione Lazio dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG). Nel 2016 ha concluso il master di II livello in Digital Earth e smart governance: strategie e strumenti GIS per la gestione dei beni territoriali e culturali dell’Università degli Studi Roma Tre, dove ha conseguito nel 2020 il Dottorato in Storia, territorio e patrimonio culturale. Dal 2021 al 2023 ha ricoperto il ruolo di docente a contratto in Sapienza per gli insegnamenti di Geografia generale e Fondamenti di Geografia per il Dipartimento di Lettere e Culture Moderne ed è stato assegnista di ricerca presso il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA). Dal 2016 partecipa a diversi progetti di ricerca d’Ateneo in Sapienza come esperto nell’utilizzo dei Geographic Information System (GIS) applicati alla prevenzione dei rischi ambientali e allo studio delle trasformazioni territoriali.
Anno: | Pagine: | Formato: |
Peso: 458g | Colore: Illustrazioni | Copertina: Morbida |
ISBN cartaceo: 9788833657042 |
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